22 Settembre 2021

Bangladesh, aggiornamento della situazione all’aeroporto di Dacca

È ormai da un mese che la situazione all’aeroporto di Dacca è nel caos più totale: dalle festività locali alla riesplosione del Covid-19, passando per i vari problemi tecnici. E la conseguente congestione non sembra andare verso un miglioramento, anzi.

Nelle ultime ore la condizione del maggior scalo del Bangladesh è ulteriormente peggiorata: dall’arrivo dei truck in aeroporto al caricamento nell’aeroplano ci vogliono mediamente 6-7 giorni per le solite ragioni: le rampe di scarico camion disponibili sono ancora 5 e non le abituali 18. Nonostante il ritorno a forze ridotte di una delle due macchine scanner A3 la situazione è talmente caotica che l’Autorità Aeroportuale ha incaricato ufficiali dell’Aeronautica del Bangladesh di mantenere l’ordine (scorsa settimana vi è stato un blocco di 29 ore della macchina, causando file impensabili). La politica è quindi quella del mantenimento della disciplina: ogni compagnia aerea deve mantenere gli slot preposti e far partire i voli nel lasso di tempo previsti. In caso di salto delle corrette tempistiche, i vettori aerei vengono multati: perciò, nonostante i ritardi nel loading, le compagnie non possono attendere il caricamento di tutti i beni come da schedule e molte merci (tra le 15 e le 30 tonnellate per aeroplano) restano a terra. Dai calcoli, si tratta di 250-400 tonnellate a giorno.

 

Inoltre, per via delle restrizioni Covid per passeggeri provenienti dall’aerea del sub continente indiano, molte compagnie aeree hanno ridotto i voli dal Bangladesh, Pakistan, Sri Lanka, Maldive ed India.

La situazione nel Paese resta quindi caotica e suscettibile di rapidi cambiamenti.

In aggiornamento.