Sostenibilità supply chain, le previsioni di Maersk per il 2022
Nessuna buona previsione, anzi. Secondo Maersk, il 2022 non sarà l’anno della svolta ma più uno di continuità col 2021, annus horribilis per la sostenibilità della supply chain internazionale tra Covid, lockdown, blank sailing, criticità portuali e dei trasporti tra scioperi e mancanza autisti.
La compagnia di navigazione danese ha affermato che la pandemia non sia retrocessa, anzi. I focolai nelle varie parti di mondo e le politiche durissime di lockdown “incidono sulla nostra capacità di spostare il carico. La pandemia rimane fortemente presente poiché i porti chiave nelle regioni chiave stanno registrando nuovi focolai” che conseguentemente provocano “ritardi alle catene di approvvigionamento dei nostri clienti e il nostro obiettivo di massima importanza è mitigare queste interruzioni. La situazione è particolarmente difficile in diversi porti hub e in terminal gateway”.
Maersk ha raccontato del 2021, un anno complicatissimo. E il 2022 non è cominciato con il piede giusto, anzi. La criticità maggiore restano due: la prima riguarda i congestionamenti ai porti di arrivo, sia nelle acque a largo, con la speranza di entrare per scaricare (si vedano le situazioni di Los Angeles e di Singapore), sia in banchina, sia per i posizionamenti. La seconda è circa la particolare situazione della Cina, la fabbrica del mondo. Vista la ferrea politica anti-contagi di Pechino, il Paese si trova in difficoltà ogni qual volta si presentino pochissimi casi di Covid, con conseguenti chiusure di interi terminal o addirittura di porti e aeroporti. Il più eclatante caso dell’ultima settimana è stato lo stop di molte attività del porto di Ningbo, il terzo per volumi movimentati al mondo. Dopo un black out, lo scalo è tornato operativo: “Dei cinque terminal per container a Ningbo, tre terminal si trovano vicino all’area dell’epidemia, ma finora non sono stati segnalati casi positivi. Gli scali e le partenze delle navi sono per il momento normali, così come le attività di carico e scarico. Dopo alcuni giorni di revisione delle operazioni, anche le attività di gate-in e gate-out dei container sono tornate alla normalità con una densità di piazzali combinata di circa il 75%. Tuttavia, i servizi di autotrasporti a Jinhua Yongkang, l’area a rischio medio-alto di Beilun e l’area al di fuori della provincia di Zhejiang sono sospesi”.