13 Ottobre 2022

Sentenza CTR Milano sulla rettifica dell’origine delle merci

La sentenza n. 2422 della Commissione Tributaria Regionale di Milano, datata 9 giugno 2022, ha stabilito che ADM non può contestare l’origine dei prodotti importati in base ad un’indagine dell’Olaf quando i beni sono accompagnati da un certificato assegnato dall’Autorità estera competente e qualora detta indagine sia priva di riscontri specifici sulle operazioni contestate.

Il caso è nato in merito ad un’importazione di tubi d’acciaio indiani. Secondo i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, l’origine sarebbe stata cinese e, conseguentemente, si sarebbe applicato un dazio antidumping pari al 71,9% del valore della merce. La Commissione Tributaria Regionale di Milano ha tuttavia indicato una mancanza nell’azione di ADM, la quale non ha provato l’origine cinese dei tubi. La base sulla quale hanno contestato l’origine indiana e indicato quella cinese sta nel report dell’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Una “base giuridica” che, secondo la Commissione, non è sufficiente in quanto il report non è riferito esclusivamente e specificamente all’importazione di tubi di cui sopra.

La Commissione ha così ripreso la sentenza C-293/04 del 9 marzo 2006 da parte della Corte di Giustizia, secondo la quale è in capo ad ADM l’eventuale invalidazione del certificato d’origine non preferenziale e, ulteriormente, l’inesattezza del certificato che sia attribuibile ad un’inesatta presentazione dell’esportatore. Non si può basare tuttavia su un report generico dell’Olaf.