28 Febbraio 2022

Russia, arrivano sanzioni pesanti da USA e UE

Con la situazione che giorno dopo giorno peggiora, Stati Uniti d’America e Unione Europea hanno stilato una lista di sanzioni da apportare alla Russia, rea di aver scatenato la guerra contro l’Ucraina.

Le sanzioni finanziarie

La guerra ha portato all’esclusione di importanti banche russe dalla rete interbancaria Swift. Anzitutto la Banca Centrale Russa. È lei la più colpita dalle sanzioni occidentali con la misura di congelamento delle riserve in dollari ed euro necessarie per salvare le banche commerciali. Inoltre, non potrà chiedere ad altre banche centrali rifinanziamenti nella valuta statunitense né europea. Non solo la Banca Centrale: Washington e Bruxelles hanno colpito infatti anche i principali istituti commerciali russi (Sberbank e Vtb, ad esempio), i quali non potranno accedere a operazioni né in dollari né in euro (né potranno rifinanziarsi i debiti).

Le sanzioni colpiscono quindi la finanza russa, con contraccolpi sia nella Borsa Valori, manifestati dal crollo spaventoso e – in certi casi – il dimezzamento della capitalizzazione di alcune banche, sia nell’economia reale con infinite file di risparmiatori agli sportelli bancari per ritirare valuta. Ma preoccupa molto la finanza, con il crollo del rublo del 30% su dollaro e euro. E con la diminuzione del valore della valuta, la risposta di Mosca è semplicemente quella di stampare rubli in abbondanza, cosa che provocherà a brevissimo una violenta spirale inflazionistica. Al contempo, Standard&Poor’s ha declassato il debito russo a BB+, un livello bassissimo. Da stamane, inoltre, le banche non sanzionate al fine di non rimborsare tutto/fallire dovranno comunque reintegrare le garanzie per mantenere le proprie posizioni.

Le sanzioni doganali

Con un quadro già snaturato a causa dell’invasione della Crimea, nuove sanzioni sono state applicate alla Russia, Paese dal forte interscambio con l’Italia: dal riconoscimento dell’indipendenza del Donbass (23 febbraio), la decisione europea PESC 2022/266 prevede misure restrittive alle merci con origine area di Donetsk e Luhans’k e limitazioni all’erogazione dai confini UE di tecnologie destinate ad essere usate in determinati settori: nello specifico, non si potrà importare in UE dalle aree di cui sopra. con alcune eccezioni. È inoltre vietato esportare tecnologie dei settori del trasporto  (es. aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale), telecomunicazioni, energia, produzione petrolifera, di gas e mineraria.

Di seguito, da pagina 88 l’elenco delle merci individuate nelle rispettive voci doganali oggetto del divieto di esportazione.

Dulcis in fundo, anche l’Italia ha chiuso lo spazio aereo alla Russia (dalle ore 15:00 di domenica 27 febbraio), dopo aver sospeso il rilascio del Carnet ATA.

Naturalmente, il resto del mondo non è stato a guardare: dalla neutralità del Brasile, alla solidarietà verso la Russia della Bielorussia fino alle sanzioni di Canada, Corea del Sud e Giappone.