1 Dicembre 2022

Rinviata l’introduzione della plastic tax e della sugar tax

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che sia la plastic tax che la sugar tax vengono rinviate al 2024.

La plastic tax è un tributo che verrà applicato per la produzione di “manufatti con singolo impiego” (MACSI). Quest’imposta colpirà tre diversi soggetti: il produttore italiano, l’acquirente dei manufatti europei di cui sopra (per il B2B) e il cedente di MACSI originati da altri Paesi del Vecchio Continente (per il B2C).

Il Governo italiano ha diramato una nota che recita: “Sospensione plastic e sugar tax – Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate”. L’introduzione dei due balzelli nasce dal recepimento della Direttiva UE 2019/904 e passa quindi dal primo gennaio 2023 al 2024, senza ancora aver specificato la data precisa.

Il volume della plastic tax sarà di 0,45 euro/kg di plastica e colpirà i manufatti di molti mercati specifici: da quelli relativi agli alimenti (bottiglie, posate di plastica e altre) ai contenitori per detersivi, dagli imballaggi per la consegna di beni come elettrodomestici alle buste copri-abito che vengono usate una tantum.

L’accertamento della tassa sarà trimestrale nei confronti degli uffici di ADM, ma non per i manufatti con singolo impiego arrivati da Paesi terzi fuori Unione Europea, dove l’accertamento e riscossione sarà in capo all’Agenzia delle Entrate. Infine, i consumatori privati che acquistano beni protetti da MACSI da dentro i confini continentali, il rappresentante fiscale del cedente presenterà la dichiarazione.

La sugar tax è un’imposta la cui ratio non è la difesa dell’ambiente (come per la plastic tax), ma della salute alimentare dei cittadini europei, e colpirà le soprattutto le aziende produttrici e commercializzanti di bevande dolci ed edulcorate. Il volume della tassazione sarà in base alla quantità di zucchero all’interno delle bibite vendute. Giancarlo Pierini, presidente di Assobibe, ha così affermato lo stop temporaneo della sugar tax: “L’ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della sugar tax è un’ottima notizia per le imprese, in un momento molto complesso per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime da un lato e il ridotto potere d’acquisto dei consumatori dall’altro, a causa dell’inflazione”.