18 Febbraio 2022

Costo dei combustibili portacontainers (bunker) al top dal 2008

All’interno della crisi dei trasporti e della supply chain concorre anche la crescita del costo del combustibile, il cosiddetto bunker: è a soli dieci dollari per tonnellata dal record storico.

Era da luglio 2008 che il prezzo del bunker non era a livelli così alti: con la minaccia della guerra tra Russia e Ucraina, dove il primo Paese risulta essere trai maggiori produttori al mondo di condensati di petrolio e gas e con trend produttivi al rialzo, il prezzo del greggio si è impennato, toccando i 100 dollari al barile. Nel hub mondiale del bunkeraggio, Singapore, il prezzo dell’olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo (Vlsfo) è arrivato ad essere venduto a circa 750 dollari alla tonnellata, con un gap di oltre 200 dollari tra il bunker a basso e ad alto contenuto di zolfo.

Nell’ottica di un trend sempre più in crescita, Ship&Bunker ha riportato i dati del periodo in cui la crisi finanziaria statunitense stava cominciando a materializzandosi nell’economia reale, con il prezzo medio del combustibile del tempo, l’IFO 380, a 739,25 dollari nei quattro principali hub di bunkeraggio, mentre oggi il costo del Vlsfo è ora a 728,50 dollari per tonnellata.