14 Settembre 2021

Bangladesh, continua a peggiorare la situazione all’aeroporto di Dacca

La situazione all’aeroporto di Dacca (Bangladesh) continua a peggiorare con notevoli problematicità relative alle spedizioni.

Dalla ricezione dei beni al caricamento sugli aeroplani intercorrono mediamente trai 6 e i 7 giorni in quanto delle 18 rampe di scarico camion, solo 5 sono disponibili. Anche l’area scanner (scansioni A3) è sottodimensionata poiché una delle due macchine non è in funzione (e anche l’unica in forze ha avuto problemi: la scorsa settimana è stata fuori uso per 29 ore, causando il blocco totale dell’entrata merci). Naturalmente, i ritardi nel caricamento hanno come conseguenza il fatto che alcuni voli non sono caricati come da schedules: mediamente la stiva dei voli è caricata dalle 15 alle 30 tonnellate in meno della capacità effettiva. Le restrizioni numeriche causate dal lockdown e dalla riesplosione del Covid-19 portano con sé un sottodimensionamento del personale aeroportuale e ad un arretrato quotidiano di circa 250 tonnellate di merci cargo. Le compagnie fino a settembre hanno previsto aumenti a causa del minore offerta di schedulati e della Peak Season. Per risolvere la situazione, la Civil Aviation Authority of Bangladesh (CAAB) ha imposto una stretta sul caricamento: non viene caricato nulla prima che le merci “vecchie” non vengono poste sul volo.

In sintesi, dai magazzini bengalesi alle piste degli aeroporti europei intercorrono trai 12 e i 14 giorni totali.

 

— Aggiornamento del 17/09/20201 —

L’ultima macchina scanner A3 è fuori uso e nel frattempo che i tecnici aeroportuali la riparino, lo status è il seguente: le spedizioni già all’interno dell’aeroporto sono in attesa della scansione e del carico. Quelle fuori sono tenute in coda esclusivamente all’esterno. Una volta aggiustato lo scanner, la fila ricomincerà ad andare.