Al porto di Ningbo torna il Covid e vengono fermati i terminal di Beilun
Nuova crisi da Covid-19 in Cina: è nuovamente Ningbo ad essere colpita. E le ripercussioni sulla supply chain non si fanno aspettare: i terminal del distretto di Beilun sono chiusi da domenica scorsa.
Appena concluso il ventesimo congresso del Partito Comunista cinese, il presidente Xi Jinping ha ribadito che la politica del Zero-Covid continuerà al fine di proteggere la salute dei cittadini e delle cittadine. Questo chiaramente avrà delle ripercussioni sulla catena di distribuzione delle merci che ha nella Cina il suo principale produttore. Come è stato per Shanghai, qualche mese fa, adesso tocca – nuovamente – al porto di Ningbo-Zhoushan, secondo porto cinese e terzo al mondo per movimentazione containers. I casi di Covid direttamente fra i dipendenti del porto hanno spinto le Autorità competenti a chiudere i terminal nell’area di Beilun sin da domenica 16 ottobre alle ore 13:00. Tutti i magazzini e le aziende logistiche sono state fermate. Per entrare in ogni area di Beilun bisogna mostrare un risultato negativo al test Covid fatto nelle 48 o 24 ore precedenti e questo ha avuto come conseguenza un grande numero di containers bloccati presso il terminal a causa di mancanza pick up/posizionamenti. Ad oggi si è in attesa di nuove informazioni da parte del Governo in merito a sviluppi.
MarineTraffic ha analizzato il numero di navi in arrivo al porto di Ningbo.
La nostra flessibile organizzazione ci permette di rispondere alle criticità con spostamenti verso altri porti vicini, quali quello di Shanghai, e con altri servizi come il rail-sea.