La FMC contro le compagnie marittime: recuperate i containers vuoti dalle banchine
Le criticità della supply chain globale continuano a colpire anche i porti statunitensi. La FMC ha richiesto alle compagnie marittime di velocizzare le operazioni per recuperare i containers vuoti sulle banchine. Pena, una tassa carico sui contenitori.
I colli di bottiglia che hanno colpito il Nord America sono stati sotto certi aspetti ancora più drammatici di quelli verificatisi in Europa. Long Beach, Houston, New York. And counting. Le congestioni sulle banchine (oltre che il caro noli e i ritardi spaventosi) fecero intervenire anche la Casa Bianca e la stessa Federal Maritime Commission. Una situazione complicata che continua a danneggiare filiere produttive e consumatori. Così, in visita ufficiale al porto di New York, il presidente della FMC – Daniel Maffei – ha affermato che a decorrere dal 1° settembre 2022 i vettori saranno sottoposti al pagamento di una tassa al fine del ritiro più rapido possibile dei containers vuoti lasciati sulle banchine. Un’iniziativa che fa seguito alle segnalazioni della National Industrial Transportation League (associazione dei caricatori) e della Bi-State Motor Carriers Association (associazione dei trasportatori), preoccupate della disponibilità dei containers e quindi – a cascata – di nuove spese di demurrage e detention a carico di spedizionieri, importatori e quindi di conseguenza sui consumatori.
Maffei ha quindi espresso opinioni forti contro le compagnie marittime: “Quando i carrier marittimi continuano a portare migliaia di container al mese in un porto e ne prelevano solo una frazione si crea una situazione insostenibile per i terminal, per gli importatori e gli esportatori, per le società di autotrasporto e per lo stesso porto. La Commissione ha già indagato su segnalazioni di carrier che addebitano costi giornalieri per il container anche quando il caricatore o l’autotrasportatore non possono restituire il container a causa della congestione del terminal. Chiederò che questa indagine venga ampliata e intensificata includendovi i casi in cui i caricatori e gli autotrasportatori sono costretti a stoccare container o spostarli senza un adeguato compenso”. Continuando, il presidente della FMC, ha sostenuto che l’agenzia federale spingerà i vettori “che sono rimasti più indietro nel recuperare i loro container vuoti qual è il loro piano per rimediare alla situazione. Qualunque saranno le loro risposte farò tutto ciò che è in mio potere per assicurare che i carrier non ricevano soldi derivanti dallo stoccaggio di container vuoti che appartengono a loro. Se si può dimostrare che ad un caricatore o ad un autotrasportatore non è consentito di restituire un container, non solo non dovrebbe essere addebitato loro un costo giornaliero, ma il carrier dovrebbe risarcire quell’autotrasportatore per lo spazio occupato”. Maffei ha chiuso il suo intervento affermando che quest’iniziativa della FMC risulta coerente “con il principio di incentivazione espresso dalla Commissione nei suoi regolamenti, in quanto promuoverebbe la circolazione delle merci dato che banchine e aree verrebbero liberati dai carrier che si assumerebbero la piena responsabilità dei container vuoti risultanti dall’aumento dei volumi di carichi in importazione che portano”.