Export verso l’Egitto, in vigore nuovo sistema ACI
Il primo ottobre è entrato in vigore il nuovo sistema per esportare merci verso l’Egitto e destinato esclusivamente alla via mare (per ora).
L’ACI (Advanced Cargo Information) è una pre-dichiarazione nella quale i dati e documenti allegati devono essere trasmetti alle Autorità competenti egiziane almeno 48 ore prima della partenza del carico dal Paese esportatore.
Unioncamere ha elencato i dati richiesti:
- denominazione/ragione sociale,
- tipologia di esportatore (società, affiliato o altro),
- indirizzo completo e indirizzo di posta elettronica dell’esportatore;
- numero di registrazione come esportatore autorizzato;
- partita IVA dell’importatore;
- codice del porto di esportazione;
- dati del carico;
- dati di fatturazione;
- codice HS;
- quantità/peso delle merci.
Il sito dove caricare i dati di cui sopra è il seguente: https://www.nafeza.gov.eg/en. Una volta finita l’operazione, l’importatore riceverà via e-mail il numero ACID, un codice che deve apparire sulla Commercial Invoice e sulla polizza di carico. Non solo, i documenti appena citati dovranno riportare il numero di partita IVA dell’importatore e quello di registrazione dell’esportatore. C’è una postilla: queste informazioni possono anche essere riportate nella casella 5 (“Osservazioni”) del certificato d’origine.
L’Egitto suggerisce inoltre di apporre sui colli esportati il codice a barre GS1, funzionale a tracciare e identificare la merce grazie ad un’interfaccia col sistema ACI.