UNCTAD: la guerra in Ucraina spingerà in alto i noli marittimi
Secondo l’UNCTAD, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, i noli marittimi cresceranno a causa del conflitto tra Russia e Ucraina.
L’UNCTAD ha pubblicato un report sull’impatto del conflitto tra Russia e Ucraina sul settore marittimo. Considerando le sanzioni nei confronti di Mosca e il blocco sempre più in crescita con i Paesi dell’Unione Europea, il primo collo di bottiglia che potrebbe rilevarsi è la naturale compressione della via treno nella misura in cui la tratta originata dalla Cina passa per la Russia dopo aver attraversato il Kazakistan. Il 2021 ha visto 1,5 milioni di containers trasportati by rail: l’UNCTAD prevede che se tutti i contenitori venissero trasportati via mare, i volumi crescerebbero tra il +5% e il +8%. Una chiara indicazione per un aumento dei noli marittimi.
Il dossier dell’UNCTAD afferma comunque che per ora le tariffe non sono aumentate, se non per quelle nel Mar Baltico e nel Mar Nero, direzione Europa. Complice la presenza in quest’ultima area di navi russe da guerra che sistematicamente bombardano le città marittime ucraine, le tariffe delle navi cisterna Aframax e Suezmax sono aumentate dal 10mila dollari al giorno del 18 febbraio alle 170mila del 25 febbraio.
L’UNCTAD è prudente ed afferma infine: “Ci si può aspettare che l’impatto della guerra in Ucraina conduca a noli marittimi ancora più elevati”, anche se per ora le complicazioni maggiori si sono osservate nel trasporto nazionale, con il boom del costo del carburante che ha provocato fermi e scioperi degli autotrasportatori in tutta Italia.
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