Trasporti eccezionali: il Senato fa retromarcia sul tonnellaggio
Fino al 31 marzo 2022 torna il limite di 108 tonnellate per i trasporti eccezionali, superando la restrizione di 86 tonnellate previsto dal decreto Infrastrutture.
Inversione di marcia, quindi. Dopo lo sciopero di domenica 14 novembre, le proteste delle sigle di autotrasportatori, con accuse al Governo di peggiorare spaventosamente la situazione dei trasporti eccezionali, le commissioni Finanze e Lavoro di Palazzo Madama hanno approvato un emendamento che permette di tornare al carico di 108 tonnellate. Perlomeno, fino al 31 marzo 2022, quando scadrà il termine.
I nuovi limiti di carico per i trasporti eccezionali sono quindi (ri)estesi fino a 108 tonnellate, superando il tetto delle 86. Infine, è stato sciolto anche il nodo forse più controverso, ovvero quello relativo ai traporti di “cosa indivisibile”, che avrebbe limitato la possibilità di costituire carichi composti di più pezzi di dimensioni e/o peso inferiori. Situazione quindi rientrata, perlomeno fino al prossimo aprile.