Quante (poche) tasse versano le compagnie marittime grazie alla tonnage tax?
Sea-Intelligence ha analizzato gli introiti del 2021 di cinque compagnie marittime e la relazione con la tonnage tax.
La tonnage tax, ovvero una tassazione forfettaria riferita alle navi che trasportano merci (e ad una lunga fattispecie di altre navi), secondo Sea Intelligence – società di consulenza con focus sul settore marittimo containerizzato – ha permesso più compagnie marittime di versare all’erario statale importi risibili. Più precisamente, Maersk (vettore danese), Hapag-Lloyd (tedesco) e CMA CGM (francese) hanno usufruito del regime finanziario, mentre ZIM (compagnie israeliana) e Matson (USA) non hanno potuto.
I vettori europei hanno un’aliquota fiscale grazie alla tonnage tax tra lo 0,7% e il 3,7%. Quelli extraeuropei, invece, vanno dal 18% al 21%. Matson ha così versato nel 2021 ben 229 milioni, mentre ZIM addirittura 953 milioni.
Sea-Intelligence ha poi analizzato la questione da un altro punto di vista, ovvero il livello delle tasse aggiuntive per TEU versato dalle società di cui sopra per ogni incremento di 100$/TEU nel provento “before tax”: la percentuale aggiuntiva per le compagnie europee è quasi risibile partendo da 0,3 dollari/TEU e arrivando a 1,8 dollari/TEU. Per ZIM, invece, sono 18 i dollari per TEU ulteriore, quando per Matson sono addirittura 26$/TEU.