Pelletteria, numeri a livelli pre-Covid
Il settore della pelletteria italiana continua a riprendersi dalla pandemia, secondo i dati di Confindustria Moda per Assopellettieri relativi ai primi nove mesi dell’anno fiscale.
Acquisti, vendite e prezzi
Fra gennaio e settembre 2022, gli acquisti al dettaglio in Italia sono aumentati del 8,6%, mentre le vendite estere sono cresciute del 15,7%. Inoltre, la produzione è aumentata del 9,2%, mentre il fatturato è salito del 14,7%. Tuttavia, nel terzo trimestre sono emersi segnali di minor dinamismo. Nonostante ciò, il prezzo medio genale dei beni afferenti al mondo della pelletteria è aumentato del 20% e i marchi di alta gamma sono stati particolarmente avvantaggiati, mentre molte piccole e medie imprese sono ancora in difficoltà. Complessivamente, le esportazioni hanno raggiunto un valore di 8,1 miliardi di euro, un aumento del 15,7% rispetto all’anno precedente e del 5,8% rispetto al 2019 pre-pandemico.
Le principali piazze internazionali
I mercati esteri che hanno registrato una forte crescita includono Francia (+31%), USA (+54,5%), Corea del Sud (+38,6%) ed Emirati (+74%). Anche il Regno Unito (+36,2%) è in ripresa dopo il crollo post Brexit, nonostante stia ancora lontano dai livelli pre-pandemici (-28%). La Cina, invece, è cresciuta del 12,8%, ma in quantità ha subito una riduzione del 13%, concentrata soprattutto nella fascia di lusso con un aumento del prezzo di circa il 30% al kg. Hong Kong, invece, è in decrescita.
Il mercato del lavoro
Luglio-Settembre 2022 hanno visto una lieve diminuzione del numero di imprese attive nel settore della pelletteria (-51 nel saldo globale dei primi 9 mesi), ma un recupero nell’occupazione, con una forte contrazione delle ore di CIG autorizzate nella filiera pelle rispetto ai primi sei mesi. Tuttavia, permane l’allarme per i costi delle materie prime e il caro bollette, che minacciano di erodere la marginalità e la stabilità finanziaria delle aziende.
Le parole del presidente di Assopellettieri
Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri, ha parlato all’inaugurazione di Mipel, principale evento fieristico al mondo dedicato alla pelletteria e all’accessorio di moda, affermando: “Il settore vive due realtà, una per la produzione per i grandi brand, l’altra per lo sviluppo dei marchi propri, che qui a Mipel sono rappresentati con 120 aziende. Da una parte c’è un grande entusiasmo perché le grandi aziende stanno avendo un significativo rimbalzo dopo il Covid, mentre l’altra parte è maggiormente in difficoltà. Però in questa fiera sono tornati i numeri del pre-Covid, quindi siamo molto fiduciosi che si inizi ad avere un ritorno alla normalità”.