Cosa prevede l’ottavo pacchetto di sanzioni alla Russia
I ventisette Paesi aderenti all’Unione Europea hanno approvato l’ottavo pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione Russa, rea dell’invasione dell’Ucraina: vietate l’import e l’export di prodotti high tech e imposto un tetto al prezzo del petrolio le misure principali
L’UE ha imposto così lo stop al flusso di merci prodotte tramite processi sofisticati (high tech) sia in importazione che in esportazione. Il volume dell’import dei 27 dalla Russia è di 9 miliardi di euro circa. Inoltre, anche i prodotti siderurgici finiti e semilavorati russi o esportati dalla Russia. Restrizioni all’import di cellulosa di legno e carta, sigarette, plastica, cosmetici, elettrodomestici, calzature, cuoio, ceramica e nuovamente armi, munizioni, veicoli, macchinari e prodotti chimici destinati alla crescita militare russa. Riguardo ai preziosi, la resistenza belga ha avuto successo in merito al paventato stop di import di diamanti (4,5 miliardi il volume di diamanti russi nel mondo e nel 2021), ma vengono bloccati alcuni elementi usati nel settore dei preziosi (gioielli) come pietre e metalli.
Anche le regioni di Zaporizhzhia e Kherson, sotto il controllo russo, sono sottoposte alle sanzioni economiche imposte a fine febbraio 2022.
Le sanzioni prevedono inoltre un tetto al prezzo del petrolio russo esportato da navi dell’UE dirette verso Paesi terzi. Da fine 2022-inizio 2023 non si potrà fornire trasporto marittimo di petrolio russo o esportato dai confini russi. Non solo: anche i servizi relativi a intermediazione finanziamenti, assistenza tecnica e finanziaria relativi al trasporto marittimo saranno vietati.
In merito ai beni già sottoposti a sanzioni, sono state introdotte anche nuove finestre temporali di esenzione dai nuovi divieti.
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