Cosa prevede il decimo pacchetto di sanzioni alla Russia
L’Unione Europea ha approvato il decimo pacchetto di sanzioni verso la Federazione Russa, rea di aver invaso l’Ucraina il 25 febbraio 2022.
Non solo Russia, c’è anche l’Iran nel mirino delle sanzioni
Il nuovo blocco di misure prevede l’inserimento di circa 120 tra persone ed entità nell’elenco di sanzionati: si tratta di alti gerarchi militari e funzionari russi o iraniani, che supportano Mosca con la costruzione di droni e altre tecnologie militari.
Congelato l’export, ancora di più
Nuovo fermo per altri beni dual-use (quelli che possono avere un fine civile, ma anche militare): componenti elettronici necessari per tecnologie militari russe, nuove imposizioni su terre rare e telecamere termiche, ma non solo. Dentro il decimo pacchetto di sanzioni si fermano veicoli pesanti e semirimorchi, generatori elettrici, binocoli, radar e bussole, beni da costrizione come ponti e gru, strumenti come pompe e altre parti di macchine. È stata poi aggiunta la categoria “impianti industriali completi”. In definitiva, quello che nel 2021 era il 49% dell’export europeo verso la Russia oggi è bloccato. Il decimo pacchetto di sanzioni significa 11,4 miliardi di euro (sul complesso di 44 miliardi) rispetto alle esportazioni dell’anno precedente all’invasione.
Oltre l’export, anche l’import
Di converso, Bruxelles ha deciso di colpire anche le importazioni delle filiere europee (e quindi le esportazioni delle aziende russe), che non potranno così fare entrare all’interno dei confini comunitari bitume e materiali affini come l’asfalto, la gomma sintetica e nerofumo. I numeri di quanto le sanzioni hanno colpito l’import UE sono ancora più pesanti dei precedenti: infatti, se nel 2021 il valore complessivo delle importazioni UE era di 91 miliardi di euro, col decimo pacchetto di misure restrittive si colpisce addirittura il 58% delle merci.
Non solo persone e commercio internazionale
Oltre le persone, l’import e l’export anche enti bancari sono stati colpiti, con anche il congelamento dei beni. Vi sono poi divieti sul gas dell’UE, misure per spingere le società europee a non investire nella Federazione Russa più alcuni obblighi di segnalazione e il divieto di transito di beni dual-use verso Paesi terzi che però preveda il passaggio in territorio russo.
I precedenti nove pacchetti di sanzioni
Avevamo parlato già dei precedenti pacchetti, in alcuni articoli. Di seguito i link:
Di seguito, la dichiarazione della presidentessa della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.