Brexit, i prossimi passi dell’autotrasporto europeo nel Regno Unito
Nonostante i vari rinvii riguardanti merci come i dispositivi medici e istituti come le marchiature, la Brexit sta diventando sempre più realtà concreta nel Regno Unito: il 2023 segnerà un passaggio importante per la via terra d’oltremanica.
Avevamo già parlato delle restrizioni al cabotaggio nell’ambito della Brexit. Londra ha infatti vietato ai trasportatori appartenenti ad un Paese dell’Unione Europea di effettuare quel tipo di operazione qualora i mezzi pesanti entrino scarichi nel territorio di Sua Maestà. Resta comunque ancora la possibilità di effettuare fino a due cabotaggi da realizzare entro una settimana dal trasporto internazionale presso un indirizzo del Regno Unito. Le aziende di autotrasporto non potranno neppure eseguire trasporti combinati né caricare merci in Gran Bretagna per destinarle ad un Paese fuori dall’Unione Europea (triangolazioni) con licenza comunitaria ma tramite autorizzazione CEMT, che permette alle compagnie di autotrasporto di effettuare trasporti di merce su strada nei Paesi della Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti.
In un’interrogazione di Anita, Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, le istituzioni britanniche hanno osservato che gli autotrasportatori unionali potranno continuare ad usare semirimorchi non accompagnati per le connessioni via terra fra Vecchio Continente e Oltremanica. I trasportatori della Gran Bretagna potranno anche trainare i rimorchi in UK.
Tuttavia, fino al 1° aprile 2023 non saranno sanzionati gli autotrasportatori che non rispetteranno le normative previste dalla Brexit.
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