Bangladesh, lo sciopero dei trasportatori mette in ginocchio le spedizioni
In Bangladesh è in atto ormai da venerdì scorso uno sciopero che rischia di mettere in serio pericolo l’approvvigionamento della supply chain: gli autotrasportatori hanno incrociato le braccia per protesta del picco dei prezzi del gasolio e del kerosene.
Dal mattino del 5 novembre è operativo in tutto il Bangladesh uno sciopero indetto dalla Sarak Paribahan Sramik Federation e dalla Bangladesh Truck-Bus Owners Association. Nella fattispecie, in questo momento gli spedizionieri sono impossibilitati nel trasportare le merci dai magazzini ai porti per lo scarico e ricarico (Consol Freight Services). L’assenza di camion si prevede farà impennare la domanda di trasporto e creerà congestioni di merci nei depositi, oltre che aumentare i costi.
Si prevede che il porto di Chittagong sarà parzialmente fermo nelle tratte depositi-terminal portuali e che lo stivaggio sarà naturalmente ritardato: la criticità ha già prodotto 10.100 TEUs ammassati in fabbriche della zona metropolitana e pronti per esser inviati ai moli del porto. Sulla questa falsa riga, l’Autorità Portuale dello scalo bengalese ha affermato che circa 1.350 TEUs sono rimasti a terra e non caricati dalle navi X-Press Lhotse, AS Sicilia e Kalamoti Trader. Secondo Container News, sono 40mila i containers fermi nel principale porto del Bangladesh, su una capacità totale di 49mila. I TEUS salpati domenica sono stati solamente 2.154, mentre sabato appena 2.064.
Circa i beni importati, non potranno conseguentemente muoversi verso le logistiche fuori dal porto per la situazione di cui sopra.
Nella misura in cui lo sciopero sta colpendo sia il trasporto merci che quello passeggeri, si prevede una diminuzione della forza lavoro.
Infine, se la via mare presenta gravi criticità, anche la via aerea non sorride in quanto si prevede un totale blocco che si aggiunge alle grandi problematicità che l’aeroporto di Dacca sta vivendo ormai da più mesi (congestioni dovute all’assenza di scanner A3 e di rampe di scarico).
Seguiranno aggiornamenti.