Cosa prevede il nono pacchetto di sanzioni alla Russia
L’Unione Europea ha approvato il nono pacchetto di sanzioni verso la Federazione russa, rea dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Le ulteriori restrizioni colpiranno ancora di più le esportazioni europee.
Dopo carbone e legno del quinto pacchetto di sanzioni, il petrolio del sesto gruppo di misure, l’oro del settimo e prodotti siderurgici dell’ottavo pacchetto, il nono regolamento di Bruxelles introduce nuove restrizioni sull’export di motori per droni, sostanze chimiche, agenti nervini, strumentazioni antisommossa (come i visori) e componenti elettronici. Inoltre, l’UE ha aggiunto 168 nuove entità che collaborano con il sistema militare e industriale russo: con queste realtà non si potrà chiaramente commerciare.
Altri beni interessati da sanzioni: droni giocattolo, generatori complessi, laptop, computer e parti informatiche, motori di aeromobili e componenti degli stessi, sistemi di radionavigazione, radiocomandi, apparecchi da ripresa e lenti.
Sanzioni dirette a due banche, all’istituto Russian Regional Development Bank a 200 nuove persone ed entità (ufficiali dell’esercito, marina, aviazione, membri del Parlamento e del Governo, partiti politici e società industriali). Inoltre, non si potranno fornire consulenze come ricerche di mercato e sondaggi, collaudi di beni e ispezioni tecniche. Sono fermati gli investimenti nel settore minerario ed energetico della Federazione russa. Bloccata, infine, l’opportunità di cittadini UE di essere investiti di cariche direttive in persone giuridiche direttamente o indirettamente controllati dallo Stato russo.
Di seguito, il Regolamento europeo in oggetto.