24 Ottobre 2022

Calo noli via mare, i vettori fermano le portacontainers

Il continuo calo dei noli mare di merci containerizzate sta spingendo le compagnie marittime a cancellare parecchi viaggi (blank sailing), tagliare alcuni routing e a fermare tout court molte portacontainers.

Lo studio di Alphaliner in merito al tasso di tonnellaggio fermo parla chiaro: a febbraio era il 2% della capacità complessiva, circa 500mila TEUs. Ad ottobre la percentuale è raddoppiata al 4% – massimo dal 2020 – e le previsioni sono di una continua crescita. Riducendo l’offerta di spazi sulle navi, a parità di domanda di carico i noli dovrebbero verosimilmente rialzarsi, dopo il forte calo dell’estate 2022. Le navi portacontainers in manutenzione sono circa il 2%. L’altra forza che tenta di spingere in alto i costi delle spedizioni internazionali via mare (e non solo) è il caro-energia. Se per la via aerea già molti handlers aeroportuali hanno aumentato costi di movimentazione e stoccaggio, anche per la via mare il rischio è un aumento delle spese per prestazioni, servizi e prodotti, fuel compreso.

Tuttavia, le previsioni per il 2023 sono contro tendenti in merito alla capacità di stiva: gli incassi favolosi messi a segno sia in termini di ricavi che finanziari, hanno spinto le maggiori compagnie marittime negli ultimi 24 mesi ad acquistare decine di portacontainers da migliaia di TEUs ed Alphaliner sostiene che la capacità di stiva di cui sopra crescerà dell’8,1%, toccando i 30 milioni di TEUs. A meno di accordi nel trust dei vettori, si prospetta un continuo calo dei noli.

 

Come Barbarini e Foglia Srl seguiamo costantemente i nostri partners, condividendo un percorso di crescita professionale.
Assistiamo i nostri clienti anche in questo difficile momento della supply chain durante il quale, causa caro-energia, i numeri di importazioni ed esportazioni sono calati sensibilmente.