UE-Nuova Zelanda, in arrivo un accordo di libero scambio
Bruxelles e Wellington hanno siglato un accordo di libero scambio che porterà ad un abbassamento o ad un taglio dei dazi in merito alle esportazioni industriali, tessili ed alimentari.
Il progetto commerciale rientra all’interno di un volume complessivo di 11,5 miliardi di euro all’anno: 7,8 l’interscambio di merci, 3,7 di servizi. Di questi, il Vecchio Continente esporta 5,5 miliardi e importa 2,3. Le previsioni sostengono che la crescita degli scambi commerciali potrebbe toccare il +30% grazie ad un taglio di dazi che dovrebbe aggirarsi – per le società europee – di circa 140 milioni.
I settori che vivranno da protagonisti questo accordo di libero scambio sono l’agricoltura, il tessile, il digitale, l’energia e l’ambiente. Il testo prevede che i dazi sui prodotti industriali e alimentari europei saranno tagliati completamente, mentre quelli in direzione opposta saranno “ridotti sostanzialmente”.
È verosimile che sarà l’agricoltura a giovare maggiormente del nuovo accordo di libero scambio. Verranno abbassati i dazi su cibo e fertilizzanti, saranno tutelati più di 200 indicazioni geografiche protette europee come il formaggio di Asiago, oltre che quelle relative ad alcolici e vini (come il Prosecco). La protezione del marchio prevede che – cita il testo – “sarà illegale la vendita di imitazioni”. Vi sono tante altre voci che indicano la tutela dei beni in funzione anti imitazione, pubblicità ingannevole e similari.
Un passo importante negli scambi commerciali tra Vecchio Continente e Nuova Zelanda.