Passaggi transfrontalieri, nuovi obblighi sul tachigrafo digitale
Sono operativi da due settimane circa i nuovi obblighi di registrazione al passaggio presso le frontiere europee in funzione anti-cabotaggio tramite il tachigrafo digitale.
Mercoledì 2 febbraio con l’entrata in vigore della Direttiva UE 1057/2020 (Maggiore controllo sull’osservanza delle norme dell’UE relative al distacco dei lavoratori) e conseguente modifica della Direttiva 2006/22/CE sono entrati in vigore i nuovi adempimenti per conducenti transfrontalieri che entrano in territorio europeo al fine di equilibrare le pratiche di distacco transnazionale nel mondo dell’autotrasporto: i conducenti dovranno necessariamente registrare manualmente l’orario di accesso e il simbolo del Paese di entrata nel punto di sosta più vicino al confine, una volta varcato. Per la via mare o via treno, invece, la stessa operazione andrà effettuata al porto o alla stazione di arrivo. In ottica di controllo sempre più automatizzato, i veicoli industriali più moderni sono già dotati di “tachigrafi intelligenti”, che lavorano autonomamente rispetto all’iniziativa umana.
Si dovrà perciò annotare sul tachigrafo digitale ogni passaggio di frontiera al fine di permettere alle autorità competenti di constatare quante operazioni di cabotaggio vengono effettuate, essendo queste un numero limitato. Il trasportatore dotato ancora di un tachigrafo analogico è sottoposto ad obbligo di annotazione sin dall’estate 2020.
Le sanzioni sono decise dal singolo Stato: in Italia equivale a 52 euro, in Germania a 250 euro, mentre in Spagna addirittura si possono toccare i 1000 euro.